NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Come evidenzia Pastres il busto di Pietro Zorutti e quello di Caterina Percoto, entrambi collocati nell'atrio della Filologica, analoghi per dimensioni, basamento e tratto formale, sono stati eseguiti in coppia, probabilmente in occasione dell'acquisto di Palazzo Mantica da parte della Filologica nel 1966, che li ha commissionati. Entrambi sono collocati sopra due colonne di marmo nero e posizionati ai lati della porta che conduce ai piani superiori, quasi a fungere da numi tutelari, essendo i massimi interpreti della letteratura friulana dell'Ottocento. Nel 1967 inoltre ricorreva il centenario della morte di Pietro Zorutti, nell'ambito del quale furono organizzate diverse manifestazioni a ricordo, tra cui un articolo di Dino Virgili in Sot La Nape, che riporta una bellissima fotografia dello Studio Brisighelli del busto di Piccini. L'effige dello Zorutti deriva da un busto in terracotta dello scultore Luigi Rosolen, modellato nel 1910 ca., cotto nella fornace di Luigi Sarcinelli a Cervignano del Friuli. L'unico esemplare superstite di dieci copie tratte è conservato ai Civici Musei di Udine e si presenta mutilo. La forma in argilla invece, utilizzata per realizzare la fusione del busto di Zorutti, si trova presso l'Università degli Studi di Udine.